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Moalboal (Filippine)

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Pangasama Beach a Moalboal è il primo posto nelle Filippine in cui siamo stati e pure quello in cui siamo tornati più volte.

MoalBoalIMG 9167 icoCi si arriva con l'automobile in circa 4 ore di viaggio su strade non molto scorrevoli. Durante il viaggio da Cebu City a Moalboal si ha modo di scavalcare le colline passando dalla costa orientale a quella occidentale. Durante questa attraversata si può apprezzare la realtà più rurale della vita nelle Filippine. I paesi sono piccoli spesso solo poche case, quasi solo delle capanne, costruite lungo la strada. Si percepisce subito che questa stretta e tortuosa striscia di asfalto è il fulcro della quotidianità di chi vive qui.
Sulla strada, oltre a coloro che si spostano a piedi o con altri mezzi, si trova di tutto: gente seduta, bambini che giocano, cani che dormono, polli che razzolano, le sementi o altri prodotti messi a seccare su teli stesi a terra... addirittura ci sono tavoli e sedie dei barretti che spesso sconfinano sulla carreggiata. In queste condizioni è impossibile viaggiare a velocità sostenute. Si va a passo d'uomo e spesso si è fermi. Percorrere pochi chilometri richiede molto tempo ma da modo di assaporare un ritmo di vita e un ruolo della strada tessa che da noi non esiste più.

 

MOALBOAL


Moalboal è un piccolo centro urbano poco distante dal mare offre i servizi di base e ha il tipico mercato che hanno tutte le piccole città qui nelle Filippine. Qui si trovano bancarelle e piccoli negozietti collocati nella struttura centrale in muratura che vendono di tutto; carne, pesce, frutta, verdura, abbigliamento, articoli per la casa, etc. ci sono molti botteghini che preparano e vendono cibo.

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PANGASAMA BEACH

Dalla strada principale che attraversa il paese ci sono diverse traverse che scendono fino al mare distante pochi chilometri.
La costa qui è abbastanza sfruttata, ci sono parecchi resort alcuni dotati di molte stanze e discrete infrastrutture. La maggior parte però sono molto piccoli e a conduzione familiare. Questo è il caso delle attività che si trovano a Pangasama Beach. Una stretta stradina bianca parallela al mare collega una fittissima concentrazione di mini resort, ristoranti, bar, negozietti, centri per estetica e massaggi e ovviamente diving center.

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L'impressione che si ha subito è che più che in concorrenza siano in collaborazione tra loro. Noi alloggiando diverse volte abbiamo avuto modo di provarli un po' tutti. Abbiamo avuto anche il servizio a domicilio! C.J. un simpatico e socievole ragazzino ci portava in stanza quello che chiedevamo: una t-shirt nera taglia M con gli squali martello? Una collanina con le perle selvatiche? un braccialetto di pietre colorate? Non c'è problema in pochi minuti tornava con tutto quello che avevi chiesto e a prezzi modici.
Che dormiate al più spartano Marina, al più 'lussuosetto' Cabana o in uno dei bungalow direttamente sul mare del Savedra (che ha anche il diving) la cosa non cambia poi molto. Le stanze sono sostanzialmente essenziali ma pulite e accoglienti ma soprattutto siete a due passi da tutto.
Per mangiare non c'è problema! C'è un ristorantino ogni 20 metri e in tutti si mangia bene. La cucina Filippina è semplice e genuina. Con carne e pesce alla griglia, riso e verdure non ci si sbaglia. All'interno del Cababa c'è il ristorante La Pergola che fa cucina italiana accettabile.
Jap DSCN0854 web icoMa la perla di Panngasama Beach è il ristorantino giapponese che c'è proprio sull'incrocio della strada che scende da Moalboal e porta alla spiaggia. Gestito da un anziano signore giapponese che ha sposato una filippina ha pochissimi tavoli all'aperto e la cucina è quella di casa sua. Non gli si darebbe un soldo e invece qui abbiamo mangiato tra i piatti di sushi più buoni della nostra vita e a prezzi incredibilmente bassi. Anche la varietà dei piatti è di livello. Se capitate da queste parti e amate il sushi dovete assolutamente andarci. (se lo chef non c'è, non disperate sarà a giocare a biliardo in uno dei bar della zona. Se vi sedete al tavolo lo vanno a prendere immediatamente con il motorino).
FoodSotopIMG 9232icoAltro localino che ci ha "conquistato" e il Food Stop. Un sari sari restaurant a metà strada fra Pangasama e Moalboal. Qui la piccola Abeth prepara tutti i giorni a pranzo piatti dal sapore e dallo standard abbastanza occidentale. Moglie di un tedesco che passa di li solo per bere con gli amici è molto carina e gentile ma soprattutto un' ottima cuoca. Questo è l'unico sari sari restaurant in cui Mauro si ferma volentieri a mangiare.

 

WHITE BEACH

Se volete mangiare pesce e piatti filippini non potete farvi mancare una gita a White Beach. Noleggiando una moto o facendosi portare con un tricycle servono pochi minuti in direzione nord. Si trova sulla punta settentrionale del promontorio di Moalboal.

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La spiaggia è di sabbia bianca, attrezzata e ricca di negozietti e ristorantini. Per accedere si paga una piccola tassa governativa poiché è una area protetta e un biglietto di accesso alla spiaggia dato che è privata/gestita. Pochi pesos in tutto.
Nel primo dei ristorantini a conduzione familiare che si incontrano passando dal parcheggio alla spiaggia si mangia divinamente bene. La signora riccia proprietaria fa dei gamberetti squisiti. Tutto il pesce è molto fresco e ben preparato.


IL RITMO DELLA VITA NELLE FILIPPINE.

Qui la vita ha un altro ritmo un altro gusto. Qualcosa che per noi occidentali è difficile da capire, che io ho solo intravisto ma non provato e che quindi è difficile da spiegare. Forse posso provarci raccontandovi la nostra vicenda con Jurghen.
Eravamo in giro per il mercato di Moalboal per fare qualche acquisto con Manuela, Francesca e Mauro. Quando nel parcheggio veniamo avvicinati da un corpulento uomo che ci parla in inglese con forte accento tedesco. Si presenta e dice di avere un ristorante dove si può mangiarne la miglior t-bone (bistecca fiorentina) di tutta Cebu. Ci spiega di essere uno chef Austriaco che ha aperto di recente un locale e di avere prodotti di assoluta qualità: vino australiano e cileno, whisky inglese, sigari di qualità, etch. Tutto a prezzi molto modici. La cosa ci attira ma gli spieghiamo che abbiamo il resort a Pangasama Beach e non abbiamo mezzi di trasporto. Ci rassicura subito dicendo che si può occupare lui di venirci a prendere e riportarci indietro. Ci lascia un biglietto da visita con i suoi numeri e ci invita a chiamarlo se decidessimo di andare a cena da lui nei prossimi giorni.
A Mauro, che è delicatino per il cibo e all'epoca mangiava ancora carne, non sembra vero e non vede l'ora di andare a cena da Jurghen stufo della cucina dei Sari Sari restaurant.
Decidiamo di andare, telefoniamo a Jurghen e ci accordiamo per farci venire a prendere alle 19 nel piazzale di Pangasama Beach.
Tra di noi fantastichiamo sul fatto che sarebbe venuto a prenderci con un Hammer o con qualcosa del genere. Alle 19.00 noi siamo nel piazzale ma non vediamo nessuna auto... aspettiamo un po' ma niente. Dopo un po' decidiamo di chiamarlo a cellulare ma per farlo dobbiamo tornare alla reception del resort. Jurghen mi risponde e mi dice che è al parcheggio da un po'... io gli dico che non ho visto nessuna macchina (o Hummer come immaginava Mauro)... lui mi dice che è li con la moto...
Molto perplessi su come pensa di portarci al ristorante, dato che siamo in quattro, torniamo al piazzale... Lui effettivamente è li con un altro ragazzo filippino a cavallo di due moto. Lui ci spiega che ci portano con le moto in due alla volta e che non ci dobbiamo preoccupare perché loro sono "autisti professionisti"... Noi siamo tutt'altro che tranquilli dato che da quanto abbiamo capito ci sono da fare diversi chilometri e sta anche per venire a piovere.
Ci facciamo 'convincere' e partiamo per primi Fra ed io. Quando arriviamo a Moalboal inizia a piovere. Qui giriamo a sinistra in direzione nord sulla strada costiera principale. Dopo alcuni chilometri arriviamo al paese successivo e qui giriamo a destra verso la montagna. Ci sono poche case, poi costeggiamo il cimitero... Piove forte ed è diventato buio, ormai non c'è più nemmeno campagna, l'asfalto è finito e siamo nella giungla.
JurghenDSCN0978icoQui iniziamo a pensare: "Dove diavolo ci stanno portando? ...se ci succede qualcosa non ci trovano più." Sali e sali per la montagna arriviamo a un pianoro dove, più in basso sulla sinistra, c'è una casa con una flebile lucina che illumina l'esterno reso cupo dalla sera e dalla pioggia. Siamo arrivati.
L'insegna recita "The Legendary Steak House". Dentro il locale è molto spartano ma carino, arredato con stampe e suppellettili legata a leggende come Elvis e Bob.
Jurghen è mortificato per il ritardo, la pioggia, il transfer, per tutto... e ci deve mettere a nostro agio a tutti costi. Ci chiede cosa vogliamo da bere o da mangiare, ci offre cocktail di ogni tipo... noi insistiamo perché vada subito a prendere Manuela e Mauro. Per ottenere ciò siamo quasi costretti ad accettare un bicchiere di Vermouth.
Una mezzoretta dopo arrivano anche Manuela e Mauro, anche loro hanno un espressione sconvolta... ci confessano di aver avuto anche loro non pochi timori. Ci ridiamo un po' su mentre beviamo il nostro Martini.
JurghenDSCN0479icoIl cibo è ottimo la t-bone fantastica e soprattutto il vino è a livello dei nostri vini italiani. Jurghen è veramente un ottimo chef.
Dopo cena ci riportano a Pangasama Beach, questa volta però tutti e 4 assieme con un tricycle dato che piove ancora. Noi ridiamo e scherziamo sul fatto che aspettavamo un Hummer e ci è capitato un triciclo. Abbiamo mangiato tanto e bene e bevuto anche di più... Sulla strada ci ferma la polizia. Loro a differenza nostra non hanno per niente voglia di scherzare. Qualcuno di noi non si rende conto e insiste un po' troppo. Forse abbiamo rischiato l'arresto!
La cena ci è piaciuta così decidiamo di tornare due sere dopo. Quando arriviamo la moglie di Jurghen mi chiede dove sia la ragazza con cui ero venuto la prima volta... Io non capisco, eravamo sempre noi 4... Lei insiste e ci vuole del bello e del buono per spiegarle che Francesca è sempre lei. Per fortuna siamo dall'altra parte del mondo altrimenti avrei rischiato la crisi coniugale!
JurghenDSCN0976icoJurghen ci racconta che stufo dello stress e dei ritmi europei si era trasferito nelle Filippine. Qui è tutto più tranquillo, meno pressante e ha trovato anche l'amore. A ben valutare, visto il numero di bebè forse pensa di mettere su una squadra di calcio. Ci racconta che torna in Austria solo per fare una stagione come cuoco quando ha bisogno di soldi.
Ritorniamo a Moalboal l'anno successivo, questa volta siamo solo in due e abbiamo un motorino a noleggio. Decidiamo di passare da Jurghen per vedere se c'è ancora e magari per prenotare per cena. Arriviamo da lui con il diluvio e li c'è solo la moglie. Chiediamo riparo dalla pioggia e notizie di Jurghen. Notiamo che i bambini sono aumentati ormai la squadra di calcetto è completa. Lei ci dice che Jurghen è a dormire perché è molto stanco. Chiediamo se possiamo prenotare per cena ma lei ribatte che sono chiusi sottolineando che lui è stanco e ha bisogno di riposo.
Comprendendo la situazione chiediamo se possiamo venire a cena nei prossimi giorni. Ma lei dice che, no, sono chiusi dato che jurghen ha lavorato molto e ha bisogno di riposo... Io chiedo: "ma per quanto restate chiusi?" Lei mi risponde che non sa, dipende da Jurghen e da quanto vuol riposare... un mese forse due.
Qui hanno una scala di grandezza molto diversa dalla nostra.

DIVING E IMMERSIONI

SavedraDSCN0990icoTutte le volte che siamo stati a Pangasama ci siamo appoggiati al Savedra Diving Center. Qui di diving center ce ne sono molti ma al Savedra ci siamo trovati benissimo e non abbiamo mai pensato di provarne altri che per altro ci sono sembrati altrettanto validi. La gestione è tedesca, tutto è molto ben organizzato e gestito. Le guide molto brave e cordiali. Noi abbiamo trovato subito feeling col Larry che è diventato la nostra guida fissa.
Raramente abbiamo dovuto dividerlo con altri sub... Che magari consumano troppo o che non sanno apprezzare le meraviglie del mondo macro che difficilmente come qui nelle Filippine si può trovare altrove.
Ma la caratteristica che contraddistingue il Savedra la si scopre solo all'ora di chiusura. Scattate le 16.30 vengono fatte portare delle casse si birra San Miguel dal bar di fianco che vengono offerte a clienti e staff. L'happy hour va avanti ad oltranza, vietato restare con una bottiglia vuota in nano! Solitamente si finisce poi a mangiare in uno dei ristorantini li attorno o a giocare a biliardo nel bar accanto.
Qui le immersioni sono tutte molto belle. La parete che caratterizza tutta la costa di Pangasama è ricca di ogni più piccola e curiosa creatura. Dal cavalluccio marino pigmeo ai mandarin fish che si possono trovare facilmente nelle immersioni crepuscolari a una infinita varietà di granchi ornamentali, gamberetti e un infinità di nudibranchi. Anche il corallo è veramente molto bello e vario.
SavedraIMG 9192icoProprio difronte a Pangasama c'è Pescador Island. Un'isoletta disabitata caratterizzata da pareti verticali di corallo che scendono oltre i 40 metri di profondità. Qui oltre a tutto il macro e il misto di barriera che si può trovare anche sulla costa c'è un impressionante banco di sardine stanziali. L'emozione di perdersi in mezzo a milioni di pesci è qualcosa di indescrivibile... deve essere provato in prima persona. Tutte queste sardine attirano anche predatori. Qui è facile vedere carangidi e tonni a caccia. Qualche volta, soprattutto alla mattina presto, è possibile incontrare lo squalo volpe.
Più in profondità in corrispondenza della cattedrale, giù oltre i 40 metri, dove la parete finisce in una scarpata sabbiosa è facile incontrare dei grossi pinna bianca che riposano.
Difronte a White Beach ad una profondità di 20 metri su un pianoro sabbioso c'è il relitto di uno Zero giapponese. Qui oltre al relitto è facile vedere i Pegaso. Purtroppo su questa punta esposta è facile che ci sia molta onda per cui non sempre ci si riesce ad andare.

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Gabriele Pegoretti

Foto: 
Francesca Bertamini e Gabriele Pegoretti

 

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