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Immersioni in Altitudine con Willy Shark

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Come nasce il progetto per l'immersione in un lago inesplorato della Val di Sole

IMG 6618iEra da un po' che Pier cercava di trovare il modo di fondere la sua passione per la montagna con quella delle immersioni. Le aveva provate un pò tutte: era andato a fare dei sopralluoghi in alcuni laghetti di montagna della Val di Sole, aveva provato ad aderire ad un'uscita organizzata da un altro gruppo di Trento (poi annullata per maltempo), aveva provato a buttare li l'idea con noi più di una volta.
Ma Fabio, la persona che reputavo la più adatta per raccogliere la proposta data la sua lunga esperienza, non si era fatto particolarmente allettare dal progetto…
Fu così che un sabato Elisabetta e Pier ci fanno un invito last-minute per mangiare una pizza assieme. Dato che non abbiamo altri impegni e ci piace l'idea di vederli accettiamo e ci accordiamo per cenare assieme a Cles nel locale dei loro amici. Durante la piacevole serata, dove oltre all'immancabile argomento della subacquea si parla un pò di tutto, Pier ci fa vedere alcune foto scattate qualche giorno prima durante uno dei suoi giri esplorativi.
Assieme a Elisabetta è stato ai Laghi delle Malghette proprio sopra Mezzana il paese della Val di Sole dove vivono. Pier si era portato pure muta, maschera e pinne per poter vedere anche in acqua com'era. Purtroppo non aveva con se sufficiente zavorra per riuscire scendere in apnea e valutare bene la profondità del lago. Anche la temperatura dell'acqua in superficie era allettante (15° non sono male per un lago di montagna).
Le foto sono molto belle… sia per i soggetti che per la location! Il lago è veramente un gioiello incastonato fra le montagne. L'acqua sembra essere cristallina, le rive dolci - perfette per entrare con l'attrezzatura ARA e lo scenario è da mozzare il fiato.
Pier ci spiega che la logistica potrebbe essere molto comoda, è possibile raggiungere un bivacco che dista poche centinaia di metri dal lago tramite una strada di montagna percorribile con un fuori strada e che non dovrebbe avere problemi ad ottenere i permessi dal Comune.
Che fare quando qualcuno ha una bella idea e la volontà di realizzarla? Molto semplice, si fa!
E così mentre sorseggiamo le immancabili bollicine di un bicchiere di Altemasi e ci gustiamo un tortel di patate, valutiamo cosa c'è da fare e fissiamo un' ipotetica data per la giornata. Ormai la macchine organizzativa è partita! Ci salutiamo alla fine della piacevolissima serata con un lungo elenco di "to do" per tutti noi ma soprattutto per Pier.
Verificata presso gli enti preposti (Servizio aree protette della P.A.T.) la possibilità di ottenere i permessi, io mi occupo di proporre e promuovere l'iniziativa e Pier inizia a occuparsi dei dettagli.
Fin da subito ci accorgiamo che l'idea piace e che l'adesione è subito tanta… forse troppa… addirittura da preoccuparci di essere talmente tanti da avere grossi problemi con la logistica… così decidiamo di "imporre" un numero massimo.
Pier si occupa di tutto: verifica la possibilità di fare immersioni (dato che per una delle solite leggende metropolitane che circolano abbondanti nella subacquea sembrava ci fosse una legge provinciale che vietava le immersioni nei laghi di montagna), verifica la possibilità di avere i permessi per qualche fuoristrada necessari al trasporto delle attrezzature, delle vettovaglie e di coloro che non intendono fare l'avvicinamento a piedi. Definiamo nei minimi dettagli il programma: immersioni, pranzo con grigliata e un buon bicchier di vino e proponiamo pure la specialità PADI Altitude Diver. Sembra che tutto sia definito e che non ci siano problemi di sorta!
Mancano solo pochi giorni al famigerato sabato 9 agosto 2014, mi squilla il telefono… è Pier! Inizia il discorso dicendomi di non preoccuparmi… e quindi un po' mi preoccupo. Pare che i permessi per le macchine non siano così "agevoli" da avere ma soprattutto il Comune che aveva detto che non c'erano problemi si è rimangiato la parola… forse qualche problema c'è… Bisogna sentire il Servizio Aree protette della P.A.T. per avere il benestare e forse qualche autorizzazione ad hoc. Pier è molto contrariato (per non dire altro) forse perché si vede già costretto a mangiare da solo tutta la carne che ha comprato per la grigliata… ora si devono sentire un tot di uffici per verificare che il lago non sia vincolato e protetto per via della presenza sul fondale di alcuni tronchi antichi/storici sui quali potrebbe esserci un progetto di studio.
Risento Pier che a questo punto è quasi disperato… lo hanno telefonicamente rimbalzato da un ufficio all'altro… sempre senza riuscire a parlare con le persone giuste… una non c'è, l'altra è in ferie, chi la sostituisce è fuori ufficio, sarebbe meglio sentire il responsabile, il capo, etc.
Per fortuna che ci viene in soccorso Elisabetta, la moglie di Pier, che lavora nel settore pubblico e che con 1 telefonata in 5 minuti risolve tutto… Non ci resta che partire!
Finalmente è la mattina del 9 agosto!


IMG 6425iIl mitico PAOLI è già carico con le attrezzature di tutti e tutto il necessario per la grigliata e Pier non sta più nella pelle, così alle 7 del mattino si avvia solo soletto verso Marilleva 1400 in direzione Artuik dove ha deciso di aspettarci puntuali.
Il ritrovo per tutti è al Bar Centrale di Mezzana, qui ci aspetta Elisabetta con delle brioches appena sfornate… quale miglior benvenuto? Unico neo è il meteo che non si capisce se farà pioggia o sole… le previsioni sono molto incerte e una nebbiolina sempre più fitta inizia a scendere verso la valle. Ma nulla sembra turbare gli animi dei partecipanti eccitati dalla voglia di provare questa nuova esperienza.
Partiamo tutti in carovana alla volta di Marilleva 1400, direzione Artuik dove, in ritardo sulla tabella di marcia, parcheggiamo le auto e dove impazientemente ci aspettano il
Paoli con il motore ancora caldo e Pier un po' infreddolito.
Da qui infiliamo una strada forestale che sale nella fitta abetaia e oltrepassiamo un ponticino di legno da dove parte la strada sterrata diretta al Malghetto di Mezzana. Alcuni (pochi) decidono di avventurarsi a piedi altri desistono subito ed altri salgono direttamente sul fuoristrada o sul Paoli. Quest'ultimo con il suo procedere lento ma deciso si allontana verso le radure proseguendo lungo le salite che pian piano si fanno sempre più ripide. Nulla può fermare questo gioiello della meccanica, nato all'incirca all'inizio degli anni settanta come mezzo dalle prestazioni innovative, veloce soprattutto sui percorsi più impervi grazie alla doppia trazione e concepito per proseguire dove altri trattori dell'epoca non riuscivano ad arrivare. Sicuramente non è confortevole come una BMW o come una Mercedes ma la sua presenza ci dà sicurezza. Approfittiamo di un'interruzione imprevista per riempire il serbatoio del nostro fedele amico e mascotte del gruppo (nessun mezzo è riuscito a trasportare contemporaneamente bombole, gav, mute da sub, erogatori, pinne sparsi fra lucaniche, cotechini, polenta e l'immancabile formaggio di malga) e quindi ripartiamo più rinvigoriti di prima fino a sorpassare i camminatori ed a raggiungere finalmente il prato dove sorge il Malghetto di Mezzana (o Copai) a 1.986 m di altitudine. Siamo nel Gruppo montuoso Adamello - Presanella.
Saliamo al laghetto per un rapido sopralluogo… il posto è bellissimo anche se il meteo minaccia pioggia la nebbiolina sull'acqua del lago crea un atmosfera incantata!
Arrivati tutti scarichiamo viveri e attrezzature. Ci dividiamo in due gruppi per dividere le bombole (ne abbiamo una ogni 2 subacquei) quindi è tassativo massimo 70 - 80 bar a testa! Prima di vestirci tengo una lezione sulle immersioni in altura e i protocolli da adottare per la pianificazione. Spendiamo un po' di tempo per impostare tutti i computer… ovviamente ci sono tutte le marche in commercio; Uwatec, Suunto, Mares, Ocenaic, Cressi, etc.

IMG 6479iCi vestiamo alla malga e partiamo per l'immersione. Per raggiungere il lago si deve salire per un sentiero lastricato di pietre per circa 250 metri, trascurare la deviazione per la Croce della pace e da li si è subito sulle rive del laghetto di Mezzana posto a 2001 metri di altitudine.
I laghi delle Malghette di Mezzana sono 2, il primo, quello in cui abbiamo pianificato di immergerci, è il più grande e probabilmente il più profondo. Si trova all'altitudine di 2001 metri. Le sue acque sono cristalline e già dalla riva si vedono degli avannotti di salmerino. E' caratterizzato dalla presenza di alcune piante sommerse e da rive ciottolose contornato da larici, abeti e moltissimi rododendri (oramai sfioriti). Sul versante opposto le rive del lago si ritirano e l'accesso diventa più difficile almeno che si decida di saltare da un magnifico sasso che domina lo sfondo delle montagne. Lì dovrebbero giacere i famosi alberi sommersi.
Parte il primo gruppo con guida Francesca che farà anche le foto. Il fondale è limaccioso… un sedimento talmente sottile che basta guardarlo per farlo sollevare! Si decide quindi di spostarsi verso il centro per poi scendere dove l'acqua è più fonda. Il gruppo si compatta, tutti danno l'ok e scendono.
Dalle bolle si intuisce che stanno girando in tondo… dopo un attimo risalgono… Il fondale è fatto a buche e l'orientamento non è affatto facile.
Il fondale è costituito da un sedimento di colore chiaro e assolutamente leggero e inconsistente che forma una serie di buche ampie tipo crateri. La parte più interessante è verso monte dove la profondità è maggiore, la buca più profonda che abbiamo trovato era attorno ai 12 metri. Lì troviamo anche una sorgente subacquea… il limo sembra magicamente aprirsi in una cavità che porta acqua corrente… la visibilità è ottima se si sta attenti a non sollevare il fondo e la temperatura dell'acqua glaciale, qualche grado spora lo 0… (Superfice 11°C, Fondo 6°C).
Di pesce sul fondale non ci è capitato di incontrarne, se non qualche giovane esemplare di salmerino in acqua bassa verso la riva.
Mentre il primo gruppo è in acqua, il secondo gruppo attende sotto l'acqua battente. Per fortuna non si tratta di un temporale. All'uscita del secondo gruppo c'è un vero e proprio diluvio.

IMG 6548iPer fortuna il malghetto è aperto anche se il camino della cucina se l'è portato via la neve. Pier ha quindi deciso di accendere il fuoco nel bivacco e nel frattempo aveva iniziato a cucinare. Dopo esserci cambiati e asciugati ci siamo subito scaldati mettendo sotto i denti un po' di cibo e sorseggiando il "Bibitone" di Bido! Dopo aver abbondantemente mangiato e bevuto in compagnia è tornato anche un po' di sole che ci ha permesso di apprezzare il lago nel suo splendore prima di scendere a valle. Un po' frastornati dall'immersione in altura ma molto soddisfatti della nuova esperienza rientriamo alla base e decidiamo di salutarci sorseggiando un ottimo aperitivo al Bar Sole di Mezzana. Quale miglior modo per concludere in bellezza una splendida giornata passata in compagnia di ottimi amici e subacquei. 

Siamo stati i primi a esplorare questo piccolo e grazioso lago alpino e sicuramente torneremo per completare l'esplorazione anche sul versante opposto dove dovrebbero esserci i tronchi di cui ci hanno parlato.
Un ringraziamento speciale va a Pierluigi (Pier) che ha ottimamente organizzato la splendida giornata, al mitico PAOLI che ha portato a destinazione tutte le nostre cose e i viveri e i subacquei che hanno aderito all'iniziativa: Elena, Elisabetta, Francesca, Marta, Leonardo, Guido, Marino, Daniele, Antonio, Stefano, Andrea ed io (Lele) che li ho brevettati tutti! E in fine a Lara, che non ha potuto immergersi e ha rosicato per l'invidia.

Testi: Gabriele Pegoretti & Elisabetta Brighenti
Foto: Francesca Bertamini (e tutti querlli che hanno usato la sua G12) 
Organizzazione e logistica: Pierluigi Redolfi, Leonardo Zanoni e PAOLI.

 

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